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Salviati, Francesco.

Pseudonimo di Francesco de' Rossi. Pittore italiano. Dopo aver appreso a Firenze i primi rudimenti della pittura da G. Bugiardini, B. Bandinelli e Andrea del Sarto, si trasferì a Roma (1531) e si pose al servizio del cardinale G. Salviati, da cui prese il nome. Risalgono a questo periodo gli affreschi di una cappella di palazzo Salviati (Storie di san Giovanni Battista) e l'Annunciazione (1533) di San Francesco a Ripa, in cui S. si mostra fedele a Raffaello e alla sua scuola. Nelle produzioni successive (Visitazione, 1538, oratorio di San Giovanni Decollato), invece, è evidente l'evoluzione verso i modi del tardo Manierismo. Negli anni 1539-41 S. si recò a Venezia e subì l'influsso del Colorismo di quella scuola, come risulta nelle decorazioni della sala di Apollo in palazzo Grimani e nella Deposizione per la chiesa del Corpus Domini. Il forte influsso del Parmigianino, che ebbe modo di conoscere nel corso di un viaggio in Romagna, si rivelò nella Carità (1543). Di nuovo a Firenze dal 1543 al 1548, S. eseguì vari affreschi in palazzo Vecchio (Storie di Furio Camillo, 1545), diversi quadri di altare (Deposizione, 1548, Uffizi), i celebri disegni per l'arazzeria dei Medici e alcuni notevoli ritratti. In questo periodo lo stile di S. si accostò a modi ora decorativi e calligrafici, ora robusti e tuttavia eleganti, ora intrisi di un'inquieta tensione drammatica; evidenti, inoltre, sono le influenze della visione bronzino-michelangiolesca che avrà un peso determinante anche nella produzione successiva. Nel 1548 S. tornò a Roma da cui, se si eccettua un breve viaggio a Parigi (1555-57) non si allontanò più. Risale a quest'ultimo periodo la ricerca di effetti ornamentali, plastici, manieristici e, talvolta, aristocratici, come risulta dagli affreschi in Santa Maria dell'Anima, negli oratori dei Piceni (Nozze di Cana) e di San Giovanni Decollato (Natività del Battista), nella cappella Chigi in Santa Maria del Popolo, in San Marcello al Corso (Storie della Vergine), nei palazzi della Cancelleria (cappella del Pallio), Sacchetti (Storie di David) e Farnese (Fasti Farnesiani) (Firenze 1509 circa - Roma 1563).